Il tema trattato nell’articolo è davvero importante. Lo sfruttamento negli studi legali dei giovani laureati in legge è di proporzioni scandalose. Se è vero che la professione va appresa sul campo è anche vero che non ci vuole una laurea a gestire pratiche senza una precisa competenza legale. Ed in molti studi ciò si rivela essere la prassi, il praticante/ collaboratore svolge questa attività senza percepire un minimo di retribuzione.
In più ormai l’esame di abilitazione si rivela uno scoglio durissimo e un obbiettivo alquanto lontano da portare a termine.
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Di: Federica
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